Sono sempre stupito dalla capacità di Dante di dire le cose. Forse perché era il primo; forse perché se la tirava; forse perché la Commedia era fatta apposta per un parlare “alto”. Comunque stiano le cose stamattina sono inciampato, letteralmente (avevo aperto a caso una copia della Commedia) su questo verso Si che dal fatto il dir tuo non sia diverso (Inf. XXXII 11) C’è tutta una teoria gnoseologica condensata in questo ve...

E’ evidente che la divisione soggetto-oggetto, tipica della cultura filosofica occidentale moderna (vedi Cartesio) è la condizione di possibilità del dominio, anche se non saprei dire se sia anche finalizzata al dominio (ossia: non so dire se gli occidentali volessero prima il dominio e QUINDI – in senso causale – hanno immaginato un mondo del tutto oggettivato, oppure hanno prima immaginato il mondo oggettivato e QUINDI ̵...

Ci sono certe volte che penso seriamente di adottare come libro di testo, almeno tra quelli “consigliati”, la Settimana enigmistica. Si, proprio la celebre rivista di indovinelli e cruciverba “che vanta innumerevoli tentativi di imitazione”. La ragione è semplice: è un generatore a getto continuo di test di logica di livello variabile, all’interno dei quali ciascuno studente può trovare quelli adatti per crescere....

Questa non è una barzelletta, anche se sulla pagina TikTok dove l’ho trovata veniva presentata così. Anche senza spoilerare, devo avvisare che può disturbare qualcuno. Da questo momento in avanti, leggete a vostro rischio e pericolo. L’immagine è stata generata con MidJourney. La storia più o meno era così: Un detenuto molto pericoloso evade  da un carcere e nella sua fuga si introduce in una casa dove vive una coppia di gi...

Hegel rappresenta forse il massimo sforzo nella storia della filosofia per creare un «sistema» filosofico, ossia una costruzione filosofica che affronti ogni aspetto della realtà e lo inquadri all’interno di una visione unitaria ricavata da un piccolo numero di principi o addirittura da un solo principio. Nel caso di Hegel questo principio è la dialettica, che governa ogni aspetto del reale. In effetti l’epoca in cui vive questo p...

[la foto è di Tirza van Dijk via Unsplash] Gli argomenti che suscitano la reazione più veemente degli studenti a scuola sono i divieti sui vestiti e i telefonini. Non è un caso. Gli uni e gli altri sono espressione della tecnologia così come la intende McLuhan, ossia una estensione della corporeità.  Lo sono evidentemente i telefonini, che sono un concentrato di conoscenze tecniche e scientifiche di ultima generazione, ma lo sono anche ...

La traduzione è pubblicata qui sotto licenza CC BY NC SA Seconda sezione Il vero fondatore della società è stato chi, dopo aver recintato un pezzo di terra, si azzardò a proclamare «Questo è mio!» e si trovò davanti dei sempliciotti che gli credettero. Quanti crimini, guerre, assassini, quante miserie ed orrori avrebbe risparmiato al genere umano chi, strappando i paletti o riempiendo il fossato, avesse in quel momento gridato ai suoi com...

Ho sempre pensato che la menzogna nasca quando si crea una scissione tra l’essere e l’apparire, tra il modo in cui siamo e il modo in cui ci presentiamo, e che quindi sotto il profilo etico l’obbiettivo sia cercare di ridurre al minimo questo iato. Tutti gli anni a scuola leggo con i miei ragazzi e ragazze il passo di Rousseau del Discorso sulle scienze e le arti in cui dice: “nessuno osa più apparire come è” per i...

La cosiddetta intelligenza artificiale è ancora difficile da decifrare. I suoi algoritmi sono a un livello di complessità che mi (che ci) sfuggono. Tuttavia una cosa forse si può dire: se la AI combina in modo casuale ma statisticamente significativo le parole, è come se sfornasse a getto continuo delle ipotesi. Ora noi sappiamo da tempo che la dialettica pensiero-realtà funziona in quello che chiamiamo “scienza” proprio perché ...

Traduzione di Martino Sacchi Licenza Creative Commons BY NC SA Introduction Le rétablissement des sciences et des arts a-t-il contribué à épurer ou à corrompre les moeurs ? Voilà ce qu’il s’agit d’examiner. Quel parti dois-je prendre dans cette question ? Celui, messieurs, qui convient à un honnête homme qui ne sait rien, et qui ne s’en estime pas moins.Il sera difficile, je le sens, d’approprier ce que jR...

Chi non conosce la storia ripete i suoi errori
Economia , Scuola , Storia / 6 Novembre 2017

Sto leggendo il libro di Crainz sulla storia  degli ultimi settant’anni in Italia (Guido Crainz, Storia della Repubblica, Donzelli editore). Quello che mi colpisce profondamente è il fatto che negli anni Sessanta, anzi, nella seconda metà degli anni Cinquanta, si sentiva le stesse identiche lamentele sul cambiamento della società che si sentono adesso: l’ansia del cambiamento unita alla minaccia della vuotezza di sen...

Una picconata alla scuola
Riflessioni , Scuola / 17 Ottobre 2017

“Ma l’educazione al pensiero critico, che è poi educazione sia alla verità, sia alla stessa libertà (esiste libertà che non sia vera? esiste verità che non sia libera?), passa allora per qualunque insegnamento – nessuno escluso – che aspiri ad essere vero, efficace, autentico”. Il resto dell’articolo qui: http://www.edscuola.eu/wordpress/?p=96138...

Osservatorio on line: le fake news
Scuola / 17 Ottobre 2017

Il link porta a una pagina dell’Osservatorio Giovani Editori che contiene una pubblicazione sfogliabile dedicata al lavoro di quest’anno e in particolare al lavoro di sensibilizzazione sul tema delle fake news.   http://www.osservatorionline.it/page/244081/il-quotidiano-in-classe-anno-scolastico-20172018#content...

E’ un paese (anche) per vecchi
Riflessioni , Scuola / 16 Ottobre 2017

Io non credo che essere “vecchi” (diciamo essere sopra i cinquanta, per intenderci) sia poi un gran difetto per fare l’insegnante, a condizione che chi lo fa abbia continuato a studiare. Voglio dire, capisco che i giovani insegnanti possono essere più aggiornati su certi argomenti; ma lo sono solo perché, essendo venuti dopo, questi argomenti se li sono trovati già nel piatto che hanno preparato loro all&#...

Il problema dei colori
Filosofia / 16 Novembre 2015

Riflessioni molto giuste, che però riecheggiano le problematiche gnoseologiche del XVII secolo: conoscere significa avere rappresentazioni mentali, le rappresentazioni mentali sono solo dentro la nostra mente (o, nella versione aggiornata, dentro il nostro cervello) quindi non sapremo mai se corrispondono a qualcosa nella reltà e a fortiori non sapremo mai se corrispondono a quelle che hanno gli altri parlanti. non a caso l’esempio ...