IL ritratto dell’Italia fatto dal Sole 24ore
Contemporaneità , Storia / 29 Novembre 2017

Ritratto interessantissimo, provincia per provincia, su tutta una serie di indicatori numerabili (non voglio dire “oggettivi”): ovviamente manca il calore del sole, o la limpidezza dell’aria, o il sapore del cibo. Tuttavia restano pur sempre dei numeri su cui meditare.   http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2017_dati/home.shtml

Guerra o battaglia?
Scuola / 24 Novembre 2017

Ieri una mia studentessa di terza linguistico, serissima, mi ha chiesto la differenza tra “battaglia” e “guerra”. Non mi stava prendendo in giro: me lo ha chiesto col tono di chi vuole risolvere una volta per tutto un dubbio che la tormenta. Devo dire che la domanda non mi ha colto di sorpresa. La microlingua del lessico militare è uno degli ambiti in cui le conoscenze dei ragazzi sono più scadenti: noto costantemente anche una confusione strutturale tra “flotta” ed “esercito”, “ammiraglio” e “generale”, e così via. Ma non volevo fare la solita geremiade sui bei tempi andati, quando queste cose non succedevano. Vorrei prima di tutto avere un feedback da tutti voi colleghi: anche voi registrate su questo specifico lessico delle particolari difficoltà? (per favore indicate l’ordine di scuola in cui insegnate). In seconda battuta: dov’è che li abbiamo persi? Ossia: dov’è che (empiricamente e direi quasi sperimantalmente) possiamo dire che le conoscenze lessicali dei nostri ragazzi restano indietro rispetto alle aspettative nostre di docenti (e quindi del sistema)? Ogni contributo è gradito..

Giusto!
Riflessioni / 19 Novembre 2017

Conosciamo noi stessi solo fin dove siamo stati messi alla prova. W. Szymborska (grazie a Nicoletta Vitali)

Ancora sulle competenze (sperando di essere concreto)
Scuola / 16 Novembre 2017

L’argomento è trito e ritrito, lo so. Tuttavia il fatto di parlarne aiuta, e forse pian piano le idee cominciano ad andare a fuoco. Cosa sono in ultima analisi le competenze? Le competenze sono le conoscenze in azione. Mi sembra una definizione chiara ed efficace, che ha il merito di recuperare tutto il lato “tradizionale” di quanti lamentano la pardita dello studio a memoria e auspicano grandi sfalciate di bocciature (buon ultimo, oggi, Crepet torna sul tema) ma insieme di ricordare che “le conoscenze senza le competenze sono cieche, così come le competenze senza le conoscenze sono vuote”.

Chi non conosce la storia ripete i suoi errori
Economia , Scuola , Storia / 6 Novembre 2017

Sto leggendo il libro di Crainz sulla storia  degli ultimi settant’anni in Italia (Guido Crainz, Storia della Repubblica, Donzelli editore). Quello che mi colpisce profondamente è il fatto che negli anni Sessanta, anzi, nella seconda metà degli anni Cinquanta, si sentiva le stesse identiche lamentele sul cambiamento della società che si sentono adesso: l’ansia del cambiamento unita alla minaccia della vuotezza di senso, la rottura dei vecchi solidi leegami di famiglia o di amicizia in cambio di una vita vorticosa e superficiale. Ciò che a quell’epoca innescava tutto era, naturalmente, la televisione. A quanto pare, la nostra società ha già vissuto lo scontro e la rottura epistemologica legate all’irrompere di un nuovo medium: e non ha imparato nulla. Non si è vaccinata. Non ha imparato a evitare gli errori più marchiani e (viceversa) a sfruttare la massimo le opportunità. Perché? Eppure intellettuali e artististi scrivevano con grande lucidità su questi argomenti. è vero che noi adesso leggiamo queste cose attraverso il filtro dello storico, che SAPENDO come sarebbe andata a finire ha facile gioco a evidenziare proprio quei testi che, guarda caso, anticipavano le dinamche futura. Eppure resta il fatto che queste intuizioni c’erano. Allora perchè abbiamo ripetuto, stiamo ripetendo,…