Io, uomo del profondo Novecento (mia madre vide in televisione Berruti vincere i 200 metri alle Olimpiadi di Roma mentre mi stava allattando), sono profondamente grato alla vita che mi ha concesso di assistere in diretta a una svolta epocale nella storia dell’umanità, dopo la quale nulla potrà essere come prima: una svolta che mantiene le promesse che la scienza ci faceva in quei decenni lontani, e dà corpo ai sogni della fantascienza che ci sembravano affondati in un vago e inderminato futuro. La AI permette di abbattere le barriere tra lingue finora talmente lontane che in pochissimi potevano sperare di valicarne i confini nei due sensi. Ho dato in pasto a ChatGPT questo testo pubblicato sul mio sito didattico Filo di Arianna Agostino è un filosofo cristiano che si trova a vivere alla fine dell’impero romano e assiste al crollo della più grande civiltà del mondo antico. Infatti, anche se la storiografia (solo quella italiana, però) indica nel 476 d.C. (deposizione di Romolo Augustolo da parte di Odoacre) l’atto finale dell’impero, nella coscienza dei contemporanei di gran lunga più traumatica fu la presa di Roma da parte dei goti di Alarico nel 410, quando Agostino era ancora vivo. Il…
Il Corriere della Sera, il 28 gennaio 2023, ha pubblicato un lungo articolo per ricordare l’omicidio di Germana Stefanini, uccisa appunto il 28 gennaio del 1983 dal Nucleo per il potere proletario armato, un gruppuscolo del tutto marginale nella galassia del terrorismo extraparlamentare di sinistra che insisteva anche a tempo scaduto nell’ipotesi di provocare una rivoluzione armata contro lo stato. Stefanini era una guardia carceraria a Rebibbia, il grande carcere di Roma. Non era sposata e al momento dell’omicidio aveva 57 anni. I terroristi penetrarono nel suo appartamento in via Albimonte, una via popolare del quartiere Pigneto a Roma, e la sottoposero a un simulacro di interrogatorio, secondo la lugubre liturgia delle Brigate Rosse. Solo che la trascrizione dell’interrogatorio mostra la distanza abissale tra quei fanatici fuori dalla storia e la realtà della vita. «Hai la licenzia media?» «No» «Che c’hai?» «La quinta elementare» La quinta elementare. Il livello basico della formazione scolastica, quello che una volta era tipico delle classi sociali «proletarie». I terroristi dicevano di combattere «per il popolo» ma poi andavano a colpire i più deboli, quelli che potevano raggiungere senza sforso: proprio quelli del popolo. «Perché hai scelto questo mestiere?» le chiedono «Perché non…
Ho sottoposto a ChatGTP una domanda volutamente sbagliata: Approfondisci il concetto della educazione passiva in Rousseau, secondo la quale lo studente deve ripetere perfettamente i contenuti presentati dal docente. Esso ha risposto così Rousseau criticava l’educazione passiva in cui gli studenti sono semplicemente destinati a ripetere perfettamente ciò che viene presentato loro dal docente, senza alcuna opportunità di comprensione o di riflessione critica. Questo tipo di educazione, secondo Rousseau, produce individui conformisti che sono privi di pensiero indipendente e che non sono in grado di rispondere in modo creativo ai problemi della vita. Invece, Rousseau sosteneva che l’educazione dovrebbe essere attiva e basata sull’esperienza, in modo che gli studenti possano comprendere e rielaborare ciò che apprendono, piuttosto che semplicemente ripeterlo. Egli credeva che questo tipo di educazione fosse più efficace per lo sviluppo della mente e della personalità degli studenti, poiché incoraggiava la loro capacità di pensare criticamente e di rispondere in modo creativo ai problemi che incontrano. Le risposte di ChatGTP sono sempre generiche: lasciato a se stesso, non va molto piùin là rispetto a una risposta di Wikipedia. Quando ho insistito Volevo che tu indicassi i passi esatti e possibilmente le pagine in cui rousseau…
Midjouney sarà anche un copione che trae “ispirazione” dai migliardi di immagini già esistenti, ma resta comunque capace di produrre immagini inquietanti e “metafisiche”, come questa che potrebbe benissimo essere usata come punto di partenza per una riflessione sul tempo.
“La storia ha cominciato a correre, ben oltre la sua annunciata “fine”, irriconoscibile rispetto al quieto andare a cui la realtà quotidiana sembrava dovesse per sempre somigliare. Priva di narrazioni alte, finalizzate e motivanti, senza più una teleologia rassicurante, la società non dispone di una profilassi adeguata per l’immunizzazione da ogni rischio.” Dal Rapporto Censis 2022
Io, l’umano: Spiegami per favore il concetto di Hen in Plotino Esso: In Plotino, l’hen è il principio supremo dell’essere, l’unità ultima e indivisibile che sostiene e dà origine a tutto ciò che esiste. È il principio trascendente e immateriale che sta al di sopra della materia e dell’intelligenza e che rappresenta la sorgente dell’essere e della conoscenza. Hen è traducibile con “uno” o “unità” e rappresenta la fonte di tutte le cose, il principio originario da cui tutto ciò che esiste deriva. Plotino sostiene che l’hen è ineffabile e inaccessibile alla comprensione umana, poiché trascende ogni possibilità di conoscenza e descrizione. Tuttavia, l’uomo può avvicinarsi all’hen attraverso la contemplazione e l’unione con essa, che consente di superare la dimensione sensibile e intellettuale e di accedere alla verità ultima. Nella sua filosofia, Plotino sostiene che l’hen è il principio originario da cui deriva la trinità dell’essere, composta dal Nous (intelletto), dal Psyche (anima) e dal Mondo sensibile. L’hen è quindi visto come la fonte dell’essere e della conoscenza, e come il principio ultimo verso cui l’uomo deve tendere per raggiungere la verità ultima e la beatitudine. In sintesi, l’hen in Plotino è il principio originario e ultimo dell’essere, l’unità suprema…
io, l’umano: commenta A Zacinto di Foscolo Esso, la macchina: Questo testo è una poesia scritta in lingua italiana. Il poeta esprime la sua nostalgia per la sua terra natale di Zacinto, un’isola situata nel mar Egeo, e descrive la bellezza dell’isola e del suo mare. Egli fa riferimento alla mitologia greca e alla nascita di Venere sull’isola, e si confronta con Ulisse, il famoso eroe dell’Odissea, che ha cantato le acque del mar Egeo. Il poeta si rammarica del fatto che non potrà mai più ritornare sulla sua terra natale, poiché il destino gli ha assegnato una sepoltura lontana. In generale, la poesia è molto evocativa e descrittiva, con un linguaggio poetico ricco e lirico. Il poeta utilizza metafore e similitudini per descrivere la bellezza dell’isola e del mare, e fa riferimento alla mitologia greca per creare un’atmosfera suggestiva e immaginifica. Inoltre, utilizza la figura retorica dell’anastrofe (ovvero, la ripetizione di una parola o di una frase all’inizio di ogni verso) per creare un ritmo incalzante e un effetto musicale. Ho commentato così. Non è molto approfondita, ritenta cercando di commentare ogni singolo verso Esso ha risposto: “Né più mai toccherò le sacre sponde / ove il mio corpo…
Un altro esempio con un’altra immagine.
I papaveri delle Fiandre sono un simbolo della Prima guerra mondiale per gli inglesi. Questo lavoro è stato prima creato con MidJourney e poi elaborato con Vibrance per ottenere l’effetto mosso delle nuvole.
Se volete citare un passaggio specifico di questo articolo indicate il numero del paragrafo; se volete potete anche creare un link diretto al singolo paragrafo usando il tag Anchor e il relativo numero [1] Il rilascio al grande pubblico di ChatGTP ha reso urgente una riflessione approfondita sulla cosiddetta “intelligenza artificiale”, perché il nuovo strumento di OpenAi ha reso disponibile per tutti una tecnologia pervasiva che potenzialmente può trasformare la nostra vita in moltissimi campi. [2] Il passo più urgente mi pare una riflessione sul criterio di demarcazione tra ciò che è propriamente umano e ciò che non lo è. Si tratta di un passaggio strategico perché solo dopo aver stabilito (almeno a grandi linee) questo confine capiremo meglio ciò che è irrinunciabile (ciò che è propriamente umano) e ciò che può essere demandato alle macchine. Non è un affare semplice, perché questo confine si è spostato nel tempo, variando essenzialmente con lo sviluppo della tecnologia, che a sua volta non è una semplice protesi dell’umano ma ne è il prolungamento “naturalmente artificiale”, essendo una specie di “secondo corpo” dell’uomo. [3] Questo ridisegnamento dei confini dell’umano avviene anche in altre direzioni, attraverso metafore create dalla fantascienza (i cyborg) o…