“Ogni ricordo riapre il tempo perduto e ci invita a riprendere la situazione che evoca” (Merleau-Pony, Fenomenologia della percezione, Il corpo). E se questo fosso un invito a riconsiderare il nostro rapporto (anche) con la storia? Quando io studio il fascismo o la fase costituente della Repubblica italiana, non allineo solo i fatti uno dietro l’altro; recupero una situazione, la rendo presente a me come una “possibilità”, che può essere effettivamente ripresa oppure lasciata cadere, a seconda delle scelte che ciascuno fa. Quando diamo dei “nostalgici” ai neofascisti e diciamo che “vivono nel passato”, finiamo forse per dire qualcosa di più vicino alla verità di quel che supponiamo: perché “vivere nel passato” significa sempre anche renderlo presente. Il “passato” sar pure passato, ma se viene “vissuto”, deve esserlo nel presente. Studiare storia significa sempre attualizzare, rivivere nel presente.
Copio qui integralmente un articolo de Il post a futura memoria, nel caso il testo originale non fosse più disponibile. www.ilpost.it L’estremista – Il Post di Davide Maria De Luca – @DM_Deluca «Guardate l’Altare della Patria, posso farlo vedere senza essere accusato di nostalgie mussoliniane?». È un pomeriggio insolitamente caldo di metà ottobre e il segretario della Lega Matteo Salvini è sul tetto del ministero dell’Interno, dove in diretta su Facebook sta indicando con un braccio le torri bianche del monumento che svettano sul centro di Roma. È un errore comune associare al fascismo l’Altare della Patria, inaugurato nel 1911 quando Mussolini era ancora un giovane militante del partito socialista. Salvini si riscatta poco dopo, quando indica il quartiere Eur, costruito per ospitare l’EXPO del 1942, cita le paludi pontine, bonificate negli anni Trenta, e la città di Latina, fondata nel 1932 con il nome di Littoria. Con l’aria sorniona e modi da attore consumato Salvini si domanda se celebrare quelle icone dell’architettura di regime non gli procurerà l’ennesima accusa di simpatie verso il fascismo. Da quando Salvini ha ottenuto la guida della Lega, alla fine del 2013, le sue allusioni e i suoi segnali verso gruppi estremisti e movimenti…
https://www.usnews.com/news/best-countries/overall-rankings Ecco come ci riassumono Italy is a south-central European country, whose boot-shaped borders extend into the Mediterranean Sea. The country’s historical cities, world-renowned cuisine and geographic beauty make it a popular destination for more than 40 million tourists each year. The nation is home to Mount Etna, Europe’s tallest and most active volcano, and houses two countries within its borders – the Vatican and San Marino.
https://dida.orizzontescuola.it/news/cos%C3%A8-il-chunking-method-definizione-ed-esempi I Chuncks
L’Unione Europea ha recente realizzato attraverso Eurostat un report su come maschi e femmine percepiscono la vita. Ecco i grafici che riassumono la Overall life satsfaction (attenzione, i dati risalgono al 2013!) Donne Maschi Cosa si può dire su questi grafici? Beh, prima di tutto che si individuano abbastanza agevolmente tre cluter (più uno): il gruppo dei paesei scandinavi, sia tra le donne sia tra i maschi, guida la graduatoria della percezione positiva della vita. Abbastanza a sorpresa, si aggiunge l’Austria (si, è la sigla AT, se ve lo state chiedendo) e, solo per i maschi, i belgi: due paesi cattolici, quindi, entrambi abbastanza piccoli, che si accodano ai paesi protestanti del nord. Il gruppone di centro (quelli con un punteggio da 6,5 a 7,5), dove ci sono un po’ tutti, dalla Germania alla Lituania. Ci siamo anche noi italiani, ma ahimè proprio in fondo e già un pochino staccati da Spagna e Francia, per non parlare della Germania. In modo un po’ soprendente, siamo superati anche dalla Romania. il gruppo dei pessimisti (Grecia, Portogallo, Ungheria, Cipro, Croazia): tutti paesi periferici, tutti paesi con gravi problemi struttuali. Ultima, staccatissima, la Bulgaria. Nel complesso, i maschi hanno una soddisfazione…
Tempo fa sono andato a visitare il Parco rupestre della Val Canonica a Nacquane nel comune di Capodiponte, anzi a rivisitarlo, dato che c’ero già stato venticinque anni fa. La visita in sé è stata normale, poco entusiasmante, anzi quasi deludente: ricordavo le lunghe pietre lisce, affioranti dal terreno come i dorsi di animali preistorici, scavate in forme insolite dalla pressione di ghiacciai scomparsi da millenni, ma mi ero dimenticato quanto fossero piccole, e poco visibili, e quasi evanescenti le figure scolpite dai sacerdoti camuni, tanto che basta l’ombra di un albero o di una nuvola per farteli quasi sparire sotto gli occhi. Le guide del posto, mentre noi camminavamo nel bosco di alberi giovani e verdi, erano efficienti e scolastiche, ripetendo con precisione raggiunta tramite l’esercizio innumerevoli cose a loro volta lette e rilette sui libri. Sono sceso dalla collina, lo confesso, se non proprio demoralizzato certo non entusiasta, al punto che al book-center doverosamente apprestato all’uscita ho comprato la mia bella guida quasi più per non sentirmi in colpa che altro. Ricordavo però, dalla mia precedente visita, che qualcuno vendeva calchi in gesso delle incisioni rupestri. Ho chiesto e ricevuto indicazioni: davanti alla chiesa, una vetrina, ma tanto…
I I dati di OpenPolis, messi così, non sembrano poi così impressionanti. Provate a guardarli in quest’altro grafico, elaborato da FdA E’ davvero impressionante la sovrapposizione con le divisioni geograifche: le prime sei regioni sono il Nord, compatto, dal Monte Bianco fino al Vallone di Muggia nella baia di Trieste. Manca solola provincia di Bolzano, comprensibilmente, dato il suo blinguismo. Il Centro si attesta sulla media nazionale, il Sud precipita. Tra la provincia di Trento e la Calabria ci sono 33,3 punti di differenza su 215: circa un settimo, circa il 15% di differenza in meno.