Osservazioni in margine a Sii te stesso a modo mio

Forse il problema consiste semplicemente nel fatto che le famiglie di oggi hanno di solito uno o due figli sui quali inevitabilmente viene concentrata tutta l’attenzione affettiva e il carico emotivo dei genitori

Un tempo per gran parte della storia umana i genitori mettevano al mondo 10-12 figli e quindi in maniera direi automatica il carico affettivo si doveva distribuire su un numero molto maggiore di soggetti. Era anche normale che molti di questi figli morissero spesso in tenera età sottoponendo i genitori a uno stress emotivo che, ripetuto nel tempo, doveva trovare una qualche forma di equilibrio che permettesse di essere affrontato

In altre parole anche i genitori avevano un rapporto con i figli molto meno stressante e molto meno concentrato sulloro successo e sulla loro possibilità di riuscita. La semplice sopravvivenza era già un successo.

I figli d’altronde dovevano contribuire molto presto all’economia della famiglia secondo uno schema bottom-up andando a lavorare nei campi o in casa. Con il restringersi del numero dei figli e con l’innalzamento del processo di formazione necessario per poter entrare nel mondo del lavoro (ossia con la necessità di arrivare al termine di un percorso almeno di scuola superiore o di università o addirittura posto universitario) il flusso delle risorse economiche all’interno della famiglia è cambiato diventando top-down ossia rigidamente dai genitori verso i figli sotto forma di investimenti per la formazione e l’educazione.

Da questo punto di vista è diventato ben presto razionale ridurre il numero dei figli per consentire loro di godere di risorse sufficienti a completare il percorso formativo.

Ma a questo punto i pochi figli programmati e voluti si sono trovati caricati di tutte le aspettative emotive che fino a quel momento erano spalmate su un numero molto maggiore di bambini e ragazzi adolescenti. E questo che genera lo stress sia da parte dei genitori sia da parte dei figli in quanto legato alla necessità psicologica di assolvere un compito che viene intuito superiore alle proprie forze

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