Una notizia piccola piccola che però dovrebbe essere conosciuta da tutti

Oggi sul Corriere della Sera la pagina Primo piano era dedicata alla politica monetaria della BCE. Teneva banco l’annuncio che la Banca Centrale ridurrà progressivamente gli acquisti di titoli di stato (il cosiddeto Quantitative Easing). In un boxino, che riproduco qui sotto, si facevano due calcoli per veder quanti soldi ci aveva fatto risparmiare.

 

In sostanza, la BCE ha negli scorsi anni comprato i titoli di stato italiani (in particolare BTP decennali) senza stare a preoccuparsi del mercato o dei potenziali rischi. Comprandoli in grande quantità, anche quando i grandi investitori internazionali stavano vendendo o avrebbero voluto vendere, ha fatto sì che i loro rendimenti potessero restare bassi (i BOT per molto tempo sono stati addirittura con rendimento negativo: ci pagavano per “avere il privilegio” di comprare quei titoli di stato: al di là delle battute, l’Italia era considerata così sicura che quanti avevano da parte soldi – intendo dire milioni e milioni di dollari o di yen o di yuan – potevano decidere che in attesa di investimenti migliori poteva valer la pena comprare quei titoli italiani con la certezza che almeno il grossissimo del capitale – il 99,999% – sarebbe rimasto intatto. 

Sono bastate un paio di battute dei nuovi ministri sulla possibilità che l’Italia esca dall’Euro per far svanire questa situazione così positiva per noi. 

Resta il fatto che gli acquisti massicci della BCE ci hanno grandemente aiutato negli anni scorsi. 

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