Quel particolare momento dello sviluppo della cultura e della coscienza occidentali che siamo soliti identificare come la “Rivoluzione scientifica”, caratterizzandola con l'uso della matematica, l'impiego della verifica sperimentale e il rapporto con la tecnologia viene di solito confinata al XVII secolo, come se appunto fosse stato un fenomeno sorto bruscamente, che abbia di colpo cambiato l'atteggiamento degli uomini nei confronti della natura. In realtà la volontà di controllare e dominare consapevolmente il mondo nasce e si diffonde in occidente almeno a partire dall'anno Mille, ma per diversi secoli si sviluppò attraverso una serie di pratiche che oggi consideriamo irrazionali, non scientifiche e prive di ogni valore, come l'alchimia, l'astrologia e la magia. Nel medioevo e nel rinascimento invece questi saperi erano considerati validi e capaci di modificare davvero il mondo che ci circonda, e chi li conosceva era stimato e apprezzato.Naturalmente non si è trattato di un processo brusco e immediato: al contrario, come tutti i cambiamenti culturali profondi e duraturi, ha avuto bisogno di molti secoli per dispiegare tutte le proprie possibilità.
La prima a sua volta, secondo il famoso manuale di magia De occulta philosophia (La filosofia occulta) del celebre mago Agrippa di Nettesheim(Colonia 1486-Grenoble 1535), si divide in
Ora diremo di quella cosa arcana, segreta e necessaria a chiunque voglia operare in quest'arte, che è il principio, il complemento della chiave di tutte le operazioni magiche: essa è la dignificazione dell'uomo ad una virtù e podestà tanto sublimi. Questa facoltà richiede dunque, nell'uomo, una mirabile dignificazione: solo l'intelletto che è in noi, infatti, la mente, vertice dell'anima, è capace di operare meraviglie; se essa, però, si immerge troppo nel commercio della carne, o si avvicina all'anima sensibile, non riesce a ottenere alcun dominio sulle sostanze divine: per questo molti perseguono invano quest'arte. Bisogna dunque che noi, che aspiriamo a tanta altezza, ci proponiamo specialmente due cose: innanzitutto di rinunciare agli affetti carnali, al senso caduco e alle passioni materiali. In secondo luogo, di trovare il modo e la via per trascendere al puro intelletto, connesso alle virtù degli dei; senza questi propositi, non potremo mai elevarci felicemente alla cognizione delle cose segrete e al potere di compiere operazioni ammirevoli. In ciò infatti consiste interamente la dignificazione. (da Agrippa, La filosofia occulta o la magia, libro III, cap. 3)
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Un esempio di oroscopo rinascimentale |
Si tratta dell'oroscopo del banchiere Chigi, dipinto da Peruzzi. Il link porta a una pagina del sito Stilearte.it L'articolo è a firma Enza Mangia |
L'oroscopo di papa Giulio II |
Si tratta dell'oroscopo del papa Giulio II al momento della sua elezione, dipinto da Raffaello. Il link porta a una pagina del sito Stilearte.it L'articolo è a firma Enza Mangia |