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Ruote ad acqua
Il maglio Averoldi





Il cosiddetto "Maglio Averoldi" è uno dei più antichi magli ad acqua ancora esistenti e funzionanti. Si trova in località "Grotta" nel comune di Ome, in provincia di Brescia.
Il maglio fa parte di un complesso di fabbricati di rilevante valore storico e ancora integri: un fabbricato a due piani fuori terra che ospita la fucina vera e propria per la lavorazione del ferro, con antistante porticato ad uso comune, alcuni locali utilizzati con funzioni di deposito e gli impianti per il movimento delle merci e l'apporto dell'acqua.
Secondo alcuni documenti, sarebbe testimoniata in questa zona la presenza di un maglio già a partire dal 1080.
Vista dell'esterno del Maglio Averoldi (Ome, Brescia). La porta d'ingresso al maglio è quella di sinistra. Si noti il dislivello del terreno: da destra arriva il corso d'acqua che alimenta la ruota. |
La superficie coperta è di m2160; la fucina, a pianta quasi rettangolare, è disposta lungo curve altimetriche e segue l'andamento della strada d'accesso, che ne fiancheggia il lato ovest, ed il corso della roggia "Molinaria", che fornisce l'acqua necessaria al funzionamento della ruota.
L'ingresso è posto ad un livello inferiore rispeto alla strada ed è in pendio per favorire l'arrivo e la partenza di materiali e di manufatti.
L'ambiente di lavoro ha una superficie di circa mq 78 e un'altezza di metri 4 e ospita tutte le attività.
Nel video si assiste al momento in cui viene aperta la serranda e l'acqua precipita dal canale (che si trova a un livello superiore) sulla ruota, mettendo in moto il maglio. La rotazione della pala si trasmette all'asse, su cui sono montate delle "camme", ossia delle tacche che vanno ritmicamente a "impeegnare" la coda del maglio vero e proprio, cioè si incastrano sulla parte posteriore della trave che costituisce il corpo del maglio e la trascinano verso il basso. Il maglio funziona come una specie di immensa altalena, e quindi quando una estremità si abbassa l'altra (che contiene il maglio vero e proprio, il "martello" che picchia sui pezzi di metallo da lavorare) si alza. Quando la camma si disimpegna, liberando la coda, il peso del maglio lo fa ricedere con violenza sul pezzo di metallo incandescente da lavorare.