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Storia
Dinamiche e problemi
Il commercio nel Medioevo
Il commercio a lunga distanza nel medioevo




Una peculiarità che contraddistingue l'Europa sul piano geografico è il fatto di confinare col mare sia lungo la sua parte meridionale sia lungo i suoi confini occidentali:
* a sud la bagna il Mediterraneo (il Mare Interno, come lo chiamano gli storici francesi),
* a ovest l'Oceano Atlantico con le sue propaggini del mare del Nord e del mar Baltico.
A sud e a est del Mediterraneo una cintura di vasti deserti (deserti caldi in Africa e in Medio Oriente, deserti freddi in Russia) isola tutta la regione.
Come nota lo storico Braudel, quindi, è come se l'Europa fosse circondata da due anelli concentrici che la isolano e la separano dal resto della massa eurasiatica
* il primo è fatto di acqua
* il secondo di deserti
La rinascita dei traffici nel corso del Medioevo dovette fare i conti con queste due barriere concentriche, "addomesticando" per così dire la prima (cioè il mare) che venne utilizzata come grande via di transito periferico e circolare attorno all'Europa, e poi la seconda (cioè i deserti), che dovette venire "forata" lungo le prospettive "radiali" (ossia dal centro verso la periferia, e viceversa) delle piste carovaniere per raggiungere le ricchezze che stavano al di là di essa.
Due processi distinti, quindi, che portarono la civiltà europea ad adattarsi a una situazione strutturalmente diversa da quella dell'antichità:
* da un lato intere comunità e città appresero a navigare e a spostare sul mare grandi quantità di merci
* dall'altro mercanti isolati o in piccoli gruppi che approfittando di particolari condizioni politiche riuscirono a percorrere immense distanze raggiungendo anche l'estremo Oriente.