io, l’umano: commenta A Zacinto di Foscolo Esso, la macchina: Questo testo è una poesia scritta in lingua italiana. Il poeta esprime la sua nostalgia per la sua terra natale di Zacinto, un’isola situata nel mar Egeo, e descrive la bellezza dell’isola e del suo mare. Egli fa riferimento alla mitologia greca e alla nascita di Venere sull’isola, e si confronta con Ulisse, il famoso eroe dell’Odissea, che ha cantato le acque del mar Egeo. Il poeta si rammarica del fatto che non potrà mai più ritornare sulla sua terra natale, poiché il destino gli ha assegnato una sepoltura lontana. In generale, la poesia è molto evocativa e descrittiva, con un linguaggio poetico ricco e lirico. Il poeta utilizza metafore e similitudini per descrivere la bellezza dell’isola e del mare, e fa riferimento alla mitologia greca per creare un’atmosfera suggestiva e immaginifica. Inoltre, utilizza la figura retorica dell’anastrofe (ovvero, la ripetizione di una parola o di una frase all’inizio di ogni verso) per creare un ritmo incalzante e un effetto musicale. Ho commentato così. Non è molto approfondita, ritenta cercando di commentare ogni singolo verso Esso ha risposto: “Né più mai toccherò le sacre sponde / ove il mio corpo…
Un altro esempio con un’altra immagine.
I papaveri delle Fiandre sono un simbolo della Prima guerra mondiale per gli inglesi. Questo lavoro è stato prima creato con MidJourney e poi elaborato con Vibrance per ottenere l’effetto mosso delle nuvole.